Gli investitori, in un momento che può essere considerato di crisi, cercano sempre di rivolgersi ad occasioni che possano garantire una certa stabilità dal punto di vista economico. Naturalmente si punta, oltre che sulla stabilità, anche sul risparmio, che è un altro fattore fondamentale da considerare negli investimenti. A questo proposito possono essere utili quelli che vengono definiti con il nome di beni rifugio, che rappresentano una vera e propria garanzia di sicurezza in momenti che sono caratterizzati dall’instabilità, anche a livello internazionale. L’obiettivo del rivolgersi ai beni rifugio consiste nella protezione dei risparmi da mutamenti all’interno del mercato o dall’inflazione. Infatti questi beni hanno un certo valore anche in condizioni che possono essere considerate complesse.
Che cosa sono i beni rifugio
I beni rifugio possono essere definiti come dei beni che hanno un valore intrinseco. Quest’ultimo è molto importante perché può resistere nei momenti in cui il mercato tende a flettersi o quando, per esempio, avvengono episodi che fanno pensare alla recessione dell’economia. Oppure questo valore resiste quando si ha un aumento dei prezzi con l’aumento dell’inflazione.
Insomma, sono dei beni che, in caso di eventi avversi, vengono percepiti come la possibilità di fornire una protezione dall’instabilità. Se è vero che da un lato sono degli asset affidabili che è bene possedere nei momenti di incertezza, dall’altro non sono molto redditizi. Ma vediamo quali sono questi beni rifugio.
L’oro e le valute
L’oro può essere considerato il bene rifugio per eccellenza. Infatti viene considerato sempre un punto di riferimento molto efficace, sia nei momenti in cui i mercati sono sottoposti al ribasso che in caso di forti aumenti. Investire nell’oro non può portare a dei rendimenti enormi, ma è molto importante considerarlo, se si vuole rimanere al riparo.
Tra le materie prime, oltre all’oro, sono considerati beni rifugio anche l’argento e il platino. Anche le valute legate a Paesi solidi sono considerate un punto di riferimento importante. Tra le valute resistenti e forti si possono ricordare il dollaro statunitense, lo yen giapponese e il franco svizzero.
Puoi trovare altri metodi di investimento per cercare di creare – a lungo termine – un buon capitale di risparmio. Ovviamente non esistono gli investimenti a rischio zero.
I titoli di Stato e le azioni
Anche i titoli di Stato possono essere considerati dei beni rifugio. Soprattutto si fa riferimento a quei titoli che vengono emessi dai Paesi a cui viene riconosciuta un’alta affidabilità creditizia. Tradizionalmente, per esempio, vengono visti a tal proposito i bund della Germania e i treasury degli Stati Uniti.
Per quanto riguarda le azioni, se si vuole parlare di beni rifugio, si deve fare riferimento a quelle difensive, che appartengono a settori che risentono meno dei cicli economici. Si possono vedere a questo proposito i servizi pubblici, i servizi sanitari o i beni di consumo fondamentali.
I Bitcoin
Ultimamente anche i Bitcoin hanno riscosso particolare successo. Infatti questi vengono considerati come la prima criptovaluta per capitalizzazione di mercato. Per esempio ultimamente molti si sono spostati dall’oro proprio ai Bitcoin, ottenendo delle garanzie importanti.
Ma conviene veramente investire nei beni rifugio? Sicuramente si può dire un’azione conveniente per proteggere il denaro e per garantirsi una certa ricchezza anche in tempi di crisi. Naturalmente è da ricordare sempre che questi beni di valore hanno esclusivamente la finalità di proteggere il capitale nei periodi di instabilità finanziaria.
In questo modo si può anche diversificare il portafoglio e ottenere dei piccoli rendimenti. Anche se non portano ad una rendita elevata, è chiaro che rappresentano comunque un punto di riferimento rilevante per non correre rischi che potrebbero essere connessi ad altre operazioni di investimento che vanno oltre ciò che si è descritto.