Uno dei temi più diffusi, negli ultimi mesi, riguarda sicuramente la farina di grilli, di cui si è parlato particolarmente soprattutto a proposito del suo inserimento all’interno di numerose diete e prodotti alimentari italiani. Basti pensare alla prima produzione di pane con farina di grilli che avviene a Torino o agli hamburger con farina di grilli, che vengono invece venduti a Milano con un grande consenso popolare. Benché si tratti di un qualcosa di autorizzato da parte dell’Unione Europea, non mancano le polemiche di numerosi addetti ai lavori, soprattutto nel campo politico, con Italia Sovrana e Popolare che si è espressa contro la circolazione della farina di grilli, attraverso un comunicato stampa particolarmente didascalico. Vale la pena prendere in considerazione non soltanto quest’ultimo, nei suoi contenuti fondamentali, ma anche tutto ciò che c’è da sapere a proposito della farina di grilli.
Farina di grilli: tutto ciò che c’è da sapere
Al fine di considerare, con più concretezza, il comunicato del partito che si è espresso negativamente a proposito della circolazione della farina di grilli, è importante comprendere tutto ciò che c’è da sapere a proposito di questa particolare preparazione, autorizzata da parte dell’Unione Europea in virtù di alcune tipologie di larva che sono state già applicate dal punto di vista alimentare, nella realizzazione di dolci, biscotti o pane. La farina di grilli è sicuramente una preparazione che genera delle polemiche, in virtù della consapevolezza di realizzare un tipo di farina sulla base dell’utilizzo delle larve. Tuttavia, il sapore dei grilli può essere particolarmente camuffato nell’ambito della preparazione di numerose ricette, come quelle del pane o dei biscotti, per cui appare sicuramente più difficile rendersi conto del fatto che ci si sta cibando di un piatto a base di farina di grilli, a meno che non lo si sappia da principio e per etichetta.
Dal punto di vista estremamente nutrizionale, ciò che interessa maggiormente soprattutto nel giudizio dell’Unione Europea, la farina dei grilli è molto ricca di proteine, e risulta essere fondamentale in diete e cercano di apportare un buon contenuto di queste ultime anche attraverso gli alimenti fondamentali. Inoltre, si tratta dell’elemento basico del novel food, l’insieme di quei cibi completamente inediti e senza una particolare storia che, passo dopo passo, vengono autorizzati da parte dell’Unione Europea. Sostanzialmente, al di là del fatto che la base di partenza sia costituita da larve di grilli, il processo per la realizzazione della fatica è analogo rispetto a quello di tutte le altre farine. L’unico rischio sanitario potrebbe essere rappresentato dalla chitina, presente nelle carapace dei grilli e in grado di provocare, in persone allergiche, manifestazioni negative come eruzioni cutanee o, nei casi più rari e pericolosi, shock anafilattico, così come avviene anche nel caso di persone che sono allergica ai crostacei o alle arachidi.
Azione Sovrana e Popolare si oppone alla circolazione della farina dei grilli
Il comunicato di Azione Sovrana e Popolare non sorprende, per quanto riguarda i suoi contenuti, a proposito delle posizioni ideologiche e politiche da parte del partito. La farina di grilli ha avuto un importante corso soprattutto in Piemonte, dove i primi panifici iniziano a realizzare pane con farina di grilli, presente nei negozi con un prezzo sicuramente maggiore rispetto al pane tradizionale. Il comunicato parla, in sintesi, di una necessità di difendere il made in Italy, soprattutto a proposito della preparazione di ricette tradizionali che si servono di materie prime già presenti, in larga misura, nel territorio italiano. In secondo luogo, il fatto che la farina di grilli si ottenga da un processo di macellazione e congelamento di larve di grillo provoca un impatto che, a detta del partito, risulta essere tutt’altro che ecologico, oltre che potenzialmente dannoso per gli esseri umani.
Fonte: Cuneo Dice